La legionella è un
batterio che può diventare asai pericoloso e contagiare
l'uomo attraverso le vie respiratorie, con effetti anche
letali. Viene veicolato
dall'aerosol formato dalla nebulizzazione dell'acqua come
succede, ad esempio, durante una doccia. Questo batterio
vive, prospera e si riproduce facilmente in ambienti caldo
umidi, come gli impianti di condizionamento dall'aria o di
distribuzione di Acqua Calda Sanitaria a temperature comprese
tra i 25-45 °C.
E' stato ampiamente
dimostrato che riscaldando l'acqua a temperature superiori
ai 50°C si inattiva la Legionella in modo proporzionale
al tempo di esposizione (Ashrae Journal 1/95). Relativamente
all'ACS un metodo semplice ed efficace di prevenzione e controllo
della Legionellosi è stato suggerito dall'Organizzazione
Mondiale della Sanità nell'ambito di una conferenza
tenutasi a Ginevra nel 1989, che consiste nella Disinfezione
Termica, ossia:
1. Riscaldare l'acqua
ad una temperatura di accumulo di 60°C
2. Assicurarsi che
l'acqua, in ogni punto dell'impianto, abbia una temperatura
di almeno 50°C
L'art. 8.1.1 delle
LGA 2000 (Linee Guida per la prevenzione ed il controllo
della Legionellosi) contenute nel documento del Ministero
della Sanità pubblicato nella G.U. n. 103 del 5/5/2000
recita testualmente " Shock Termico: Elevare la temperatura
dell'acqua a 70-80°C continuativamente per tre giorni
e far scorrere l'acqua quotidianamente attraverso i rubinetti
per un tempo di 30 minuti... E' fondamentale verificare che,
durante la procedura, la temperatura dell'acqua nei punti
distali raggiunga o ecceda i 60°C."
Riteniamo sia sempre
da preferirsi la Prevenzione tramite la Disinfezione Termica,
perché lo Shock Termico (trattamento violento da mettere
in atto solo in presenza di un Cluster Epidermico) è solo
provvisoriamente efficace, mentre al contrario può dar
luogo a gravi effetti collaterali indesiderati come Ustioni,
Incrostazioni, Corrosioni.