L’aria comburente viene divisa in due aliquote, una primaria
che gassifica la legna sita all’interno dell’apposito
vano trasformando la cellulosa in combustibile aeriforme ed
una secondaria che partecipa direttamente al processo di combustione
che così avviene in eccesso d’aria, rendendo la
fiamma simile a quella sviluppata in una combustione a gas.
La presenza di un elettroventilatore, che crea una leggera
depressione all’interno della camera di combustione, è origine
della particolare forma a fiamma rovescia; infatti, la fiamma
non si sviluppa verticalmente, ma è “risucchiata” verso
il basso.
Il bruciatore
Realizzato
interamente in ghisa, il bruciatore ha una particolare forma
a “culla” che permette alla fiamma, ormai
rovesciata, di consumare i residui di cenere e carboncini,
garantendo l’assenza di incombusti e quindi elevato rendimento
tecnico.
Scambiatore di calore
Fondamentale ruolo nella produzione di calore, gioca lo scambiatore.
Realizzato con tubi Mannessmann del diametro di 60,3mm e
con 3,25mm di spessore, ed interamente immerso nell'acqua.
I fumi, infatti, veri detentori del calore residuo della
combustione, passano verso un percorso obbligatorio, il cosiddetto
percorso a tre giri di fumo lungo il quale, raffreddandosi,
cedono il calore. Tutto questo garantisce elevati rendimenti
e basse emissioni di monossido di carbonio nell'ambiente.
La particolare forma a fascio tubiero, inoltre, risulta
di facile manutenzione e pulizia; infatti, grazie allo
scovolo
d'acciaio in dotazione, è possibile agevolmente rimuovere
i residui della combustione.
Aspiratore
Ruolo
fondamentale nel corretto funzionamento di una caldaia a
fiamma rovescia è quello giocato dall’aspiratore
dei fumi.
Grazie alla particolare forma a spirale delle pale, questo
risulta autopulente, infatti non vi è possibilità di
accumulo di polvere e risulta molto silenzioso in fase di funzionamento.
I problemi legati al tiraggio, che in questo caso risulta forzato,
sono quasi inesistenti in quanto è la depressione creata
all’interno della camera di combustione che alimenta
la circolazione d’aria.
Vano aspiratore
Senz’altro la possibilità di eseguire una manutenzione
periodica, diminuisce drasticamente la possibilità di
problemi nel tempo. Proprio in quest’ottica si è creato
un vano aspiratore completamente ispezionabile, dal quale è possibile
asportare eventuali cumuli di polvere o cenere ed eventualmente
provvedere alla periodica verifica di funzionalità sulle
parti elettriche.
Dispersioni termiche
Al fine di ridurre al massimo le dispersioni termiche, uno
spesso strato di lana minerale isola il corpo caldaia. Una
pannellatura verniciata a polvere epossidica, completa il
design semplice ed efficace della Caldaia a Fiamma Rovescia “Aspiro” della
CTP, rendendola una fonte di calore tecnologicamente avanzata,
basata sui classici canoni della produzione termica.
Infine, la presenza di guarnizioni a treccia di vetro rendono
pressoché ermetiche le chiusure dei portelli, garantendo
dispersioni termiche pressoché nulle.
Produzione acqua calda sanitaria
Fornita opzionalmente, la serpentina estraibile in rame alettato
risulta un accessorio indispensabile a corredo di una caldaia.
Infatti, immersa completamente “a bagnomaria” nel
fluido termovettore, è in grado di fornire acqua calda
sanitaria fluente.
Membrature
Struttura monolitica realizzata da una struttura autoportante
con lamiere di grandezze variabili da 4 a 8mm, è dotata
di un’intercapedine che avvolge l’intera superficie
nella quale è contenuta l’acqua che poi entrerà in
circolo nell’impianto. Il tutto è rivestito
da lamiere verniciate a polvere epossidica termoindurente
che rendono il design accattivante.
La centralina
La
centralina in dotazione è di tipo
elettromeccanico, dotato di un interruttore generale che
da alimentazione al
sistema, un termostato ed un termometro.
Combustibile
Il combustibile utilizzato nelle caldaie a fiamma rovescia è solitamente
legna, tagliata a tronchetti di circa 50cm, con basso grado
di umidità residua, in modo da avere un alto potere
calorifero e rilasciare piccole quantità di umidità all’interno
della camera di combustione.
Manutenzione
Grazie alle elevate temperature che si riescono a raggiungere
in caldaia, l’accumulo dei residui è pressoché nullo,
quindi basta una pulizia settimanale del fascio tubero per
garantire un corretto funzionamento. Ogni stagione è poi
buona norma verificare lo stato delle parti soggette ad usura.